You are currently viewing Un Venerdì nero che più nero non ce n’è

Un Venerdì nero che più nero non ce n’è

Ieri, rispettando la ricorrenza del venerdì dopo il Giorno del Ringraziamento, c’è stato il fatidico Black Friday.

Da qualche anno questo giorno è diventato per tutti giorno di spese folli scontate e regali di Natale anticipati a prezzi, si spera, stracciati.

Il Black Friday è nato a Philadelphia, nel novembre del 1924, con la prima parata dei famosi grandi magazzini Macy’s che diede il via allo shopping natalizio.

Nel mondo del marketing, digitale e non, il Black Friday è ormai una ricorrenza da rispettare e sponsorizzare con ogni mezzo a disposizione – dai social agli spot televisivi, ai “semplici” manifesti stradali- per ogni tipo di commerce, online e offline.

Anche se è un “Venerdì”, il Black Friday non dura in realtà un solo giorno, ma anzi per alcune attività dura può durare anche per tutto il mese di novembre, se non di più. Si inizia a parlarne già da metà ottobre e cresce le aspettative di noi tutti che È un tema speriamo di spendere i nostri soldi per qualcosa che magari volevamo da tempo ma che non è mai rientrato nelle nostre tasche e che ora invece diviene, forse, più accessibile.

E mentre noi tutti ci prepariamo a giorni di shopping matto e disperatissimo, parlando di ecommerce, bisogna intervenire affinché la propria piattaforma funzioni alla perfezione: deve essere veloce e capace di convertire nel minor tempo possibile.

Cos’è però che rende questo giorno, o meglio periodo, ancora più atteso?

Il senso di urgenza, quel brivido di mettere l’acquisto nel carrello e concludere prima che qualcun altro porti via la nostra adorata macchina per i waffle, per dirne una.

Le strategie di marketing si basano, generalmente, proprio su questo, sul tempo.

Un buon consiglio che vi do per il prossimo anno, nel caso aveste un qualche tipo di commerce, è quello di inviare il giorno prima del Black Friday un reminder con un countdown, attraverso un servizio di newslettering via mail o sms per incrementare le vendite.

L’esempio più lampante di messa in atto di strategia di marketing “black fridiana” (concedetemi il termine) è quella del colosso, il marketplace per eccellenza: Amazon.

Amazon avvia una campagna di sponsorizzazione dal mese di ottobre e già da inizio novembre promuove i suoi prodotti scontati, però la vera bomba esplode dal venerdì del Black Friday fino al lunedì del Cyber Monday, quando scattano i flash sales. Gli articoli sono a numero limitato ed una barra al di sotto di essi indica quanti siano ancora disponibili e più essa avanza, meno tempo abbiamo a nostra disposizione.

È una corsa contro il tempo, l’orologio ticchetta e si hanno solo 15 minuti per completare l’acquisto. Lo so, sembra un’esperienza piuttosto ansiogena, ma poco importa perché alla fine tutti finiremo per cedere, e se anche tu hai fatto o farai acquisti in questi giorni, non ti biasimo, sei tra il quasi 80% degli italiani (come me del resto) caduti vittima della febbre del Black Friday.

 

Rox

Lascia un commento