Ebbene, in molti avevano ed hanno ragione nel dire che: “il discorso di quel politico è inutile, le sue sono parole al vento” a dirlo non siamo noi ma uno studio internazionale che ha dimostrato che, il nostro cervello è poco avverso ad ascoltare ciò che realmente dicono i politici, sopratutto quelli dell’opposizione alla propria idea e pensiero,  anche la scienza conferma che i loro discorsi sono destinati a rimanere inascoltati.

Lo studio (eseguito da psicologi delle università australiane di Monash) dimostra che se anche li ascoltiamo, non ne registriamo il contenuto.

I ricercatori hanno formato un team di 40 volontari scelti tra persone fortemente di destra o di sinistra e hanno chiesto loro di leggere e valutare una serie di frasi attribuite a noti leader delle due parti politiche ma, in realtà, preparate a tavolino dagli scienziati stessi. Durante il test i volontari sono stati sottoposti a risonanza magnetica per immagini per verificare quanto e come ciascuna affermazione venisse elaborata dal cervello. Dall’analisi dei risultati è emerso che frasi identiche venivano valutate come fortemente ispirazionali solo se attribuite al leader della propria parte politica. In pratica quindi, il nostro cervello si attiva e memorizza soltanto ciò che vuole ascoltare, quello che fa comodo a noi sentire e non ciò che è obbiettivamente giusto o sbagliato.

La ricerca potrebbe avere notevoli implicazioni pratiche per i politici che vogliono conquistare nuovi voti: secondo Alex Haslam, co-autore dello studio, i risultati evidenziano l’importanza per i candidati di creare un senso di comunità e di terreno comune con i propri elettori, senza il quale comizi, tribune politiche e interviste sono destinati a cadere nel vuoto.